Si chiama Cult-Toker la sfida n°8 di #HackCultura2021, l’hackathon per la “titolarità culturale” finalizzato allo sviluppo di progetti digitali da parte di studenti delle scuole italiane per favorire la conoscenza e la “presa in carico” del patrimonio culturale nazionale nei giovani. Rivolta alle studentesse e agli studenti che hanno voglia di mettersi in gioco e partecipare attivamente alla vita culturale della loro città, Cult-Toker ha l’obiettivo di promuovere la conoscenza e la cura del patrimonio culturale, anche attraverso l’uso del digitale (le parti firmatarie della Convenzione di Faro del Consiglio d’Europa dichiarano proprio di impegnarsi affinché venga sviluppato l’utilizzo delle tecnologie digitali per migliorare l’accesso al patrimonio culturale e ai benefici che ne derivano).
L’iniziativa, promossa da ex-studentesse ormai consapevoli della loro titolarità culturale, prende il nome da un gioco di parole tra “cultura” e “TikToker”, ovvero qualcuno molto attivo sul social TikTok.
Scopo della sfida è ripensare le funzionalità di TikTok rendendolo un luogo, seppur digitale, in cui acquisire conoscenze ed esperienze per esercitare la propria titolarità culturale. L’idea è quella di utilizzare la ludicità della piattaforma a fini didattici e formativi.
Il digitale, da solo, non è sufficiente per fare innovazione: si vuole immaginare, quindi, una sfida in cui l’innovazione nasca dalla collaborazione – anche mediata dal digitale – all’interno di un gruppo di ragazze e ragazzi “in carne e ossa” di età diversa. Nel gruppo è previsto un ruolo senior di affiancamento e guida, e un ruolo junior per studentesse e studenti più giovani.
La collaborazione all’interno del gruppo deve assicurare la creazione di un prodotto digitale sul patrimonio culturale, trasformando l’intero percorso realizzativo in un processo di apprendimento.
La situazione-tipo vede una squadra composta da studentesse e studenti guidati da un tutor, che accompagnino e facilitino il team nel lavoro. La collaborazione tra i due diversi ruoli garantisce opportunità di formazione per entrambi, in una logica di condivisione e cooperazione per il raggiungimento del risultato atteso.
La sfida vera e propria prevede challenge digitali che attivino la titolarità culturale dei giovani, chiedendo loro, ad esempio, di replicare una fotografia d’epoca, di riprendere il paesaggio che si vede dalla propria finestra, di postare una foto della chiesa più antica della città, di girare un video nella piazza in cui ha avuto luogo un determinato evento storico di rilievo per la comunità, di creare un collage che metta a confronto un luogo in due periodi storici differenti, ecc.
Tutti questi compiti hanno come scopo quello di spingere i ragazzi a riflettere, domandarsi, informarsi, chiedere aiuto, collaborare con altri, entrare in una biblioteca o anche contattare un esperto del territorio o persone che conservino la memoria di un evento o di un bene culturale.
Il risultato di questo lavoro non sarà solo il prodotto finito, un simpatico video di pochi secondi, ma anche la documentazione della sua preparazione e dell’intero processo che l’ha reso possibile.
L’iscrizione dovrà avvenire entro il 30 aprile 2021 utilizzando l’apposito modulo e selezionando la Sfida 8. Sarà inoltre possibile iscriversi anche alla piattaforma #LRXCULTURE.
Per richiedere assistenza scrivere a hackcultura@diculther.it
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